Raccolta di illustrazioni personali

In questo articolo raccolgo alcune illustrazioni fatte senza commissione.

Disegni – e non solo – fatti negli anni, per il semplice gusto di disegnare: giocare, imparare, esorcizzare turbe interiori.

Luce e oscurità

La luce arriva nella preziosa oscurità come un taglio e allo stesso tempo un fuoco.

Autoritratto nel letto coniugale

Quando finalmente ti addormenti abbracciata al tuo dolce, buono e soffice marito(zzo)

Il broccolo di Natale

Quando finalmente ti addormenti abbracciata al tuo dolce, buono e soffice marito(zzo)
Anche la cucina si merita il suo albero di Natale. 🎄🍴🎄!!!
Non solo abete… Anche il broccolo è una pianta, “molto bella”, aggiungerei.
Io l’ho decorato con palline e stelline di piadina così è 100% edibile, 100% vegano. (Le lampadine no, quelle non si mangiano… Credo…)

Son figlia di elettricista

Pino (il mio papà) è un elettricista e ogni Natale accende di lucine colorate e intermittenti i giardini e le facciate dei negozi.

Oggi è Natale, è un giorno dedicato alla famiglia quindi io la celebro accendendo un alberino di Natale a modo mio: con le matite.

Disegnare con 4 matite


Giallo, rosso, blu e una matita con le mine 2B. A volte non serve altro.

Perchè a volte io sento le stelle nella pancia…

Mani

Esercizi di disegno a china.

Cibo disegnato col cibo

Gli alimenti hanno un colore, qualcuno più intenso, qualcuno più delicato.
Li ho aiutati a farsi un autoritratto e credo che ciascuno di loro sia bellissimo…!

Parola d’ordine: fluidità

Erbario cucito

piante|fiori secche + ago|filo = disegno|su|disegno

[La natura come sempre mi incanta e io la cerco di tenere con me il più a lungo possibile]

Mandala•mania

Piccoli, grandi, disegnati, appoggiati, regalati.
Quando non so cosa disegnare disegno un mandala.

Ri•tratto

La vita scorre come un tratto unico di matita, o come un filo che lega i momenti. Tempo e Spazio dicono: “”I momenti passano in fila l’uno di seguito all’altro” ma la vita, mentre scorre sul foglio senza staccarsi mai, a volte si ferma, per un attimo o di più.

Lì dove si ferma il suo segno si fa deciso e forte, si ingarbuglia a volte.

Mentre disegni il viso, ad esempio, la matita si può fermare un insiste sull’angolo della bocca o sulla tempia, o sul sopracciglio destro.

La matita non si ferma in un certo momento e in un certo punto “per caso”, si ferma lì perché si sente che lì c’è bisogno di dare valore. Si ferma sulla tempia quando in quel momento lì pulsano forti le emozioni o sul sopracciglio che si contrae quando l’animo è crucciato, ad esempio.

A volte si ferma per ascoltare le linee che sono passate di lì prima di ora (loro non si sovrappongono per caso). Quando il tratto insiste e si ingarbuglia è perché vuole legare assieme quei tratti passati che sono, evidentemente, necessari alla fisionomia di quel volto. E’ facendo così che il disegno prede forza, il volto prende espressione e la vita prende la sua autentica consistenza.

[Non sempre si ingarbuglia la matita, a volte scorre veloce e fluida. Sulla clavicola, ad esempio, se un quel momento non si hanno grossi pesi sulle spalle]

Autoritratto in zuppa

Autoritratto. Quando si dice “in questa zuppa mi ci farei il bagno”

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La sardina è uscita dalla scatola

La rivincita della sardina
che esce dalla scatola e nuota via
(con il suo outfit elegantemente argentato)

Illustrazione in acrilico e filo di ferro su scatolina di sardine spagnole.

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Ottaedro e piante spontanee

pennellata e parallelepipedo_A

La geometria Sacra del bicchiere di Martini

C’è la proporzione aurea, c’è la sequenza Fibonacci e poi c’è la geometria sacra del bicchiere da Martini.

Con oliva.

Fare la maionese è come scrivere una lettera d’amore.

Bulbo

“Bulbo”. Riflessioni su di una parola.

bulbo pianta occhio

Voleva le mani colme di stelle

Voleva le mani colme di stelle

Incontri

Ieri per strada ho incontrato questa bellissima volpe. Se qualcuno la dovesse incontrare le dica che non dimenticherò il suo sguardo.

Ombre ambiziose

Ie{Da grande} voglio fare la ballerina. Un talento scritto nel mio destino • disegnato nella mia ombra.

Attenta a dove metti i piedi

Calpestiamo il suolo con disattenzione, camminando o sdraiandoci a terra sfioriamo solo la superficie di questo pianeta che abitiamo. Appena sotto la sua pelle, la Terra brulica di vita. “Sotto” è il luogo delle radici, è il ventre umido e fertile dove c’è protezione e nutrimento.
A piedi nudi mi fermo, ci sosto sopra e lo sento: è morbido, umido, caldo, scivoloso, ispido… A volte è piatto, altre volte mi trovo sul ciglio di un dirupo.

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