Tra i vari clienti ora sto aiutando il calzolaio a trovare quel calzolaio che gli aggiusti le sue scarpe rotte. Finalmente mi dedico a me. Non è facile darmi un’immagine unica perché tante sono le cose che mi rappresentano, e per quanto bisogno ci sia di sintesi, tanto bisogno ce n’è di rispettare con attenzione ogni sfaccettatura… Quindi:“cura”, c’è bisogno di tanta cura.
Come riuscire a sopportare…?
• Nozioni di marketing (tanti nomi di cose più o meno sconosciute) • e-mail continue(spesso superflue e confuse) • Pantoni (e la frustrante traduzione in CMYK) • scadenze (ieri) •computer • (tante ore) • pdf(i refusi… ahimè) • aggiornamenti (non si è mai abbastanza sul pezzo) • fatture (“tanto tu col computer ci metti 5 minuti”) • ancora computer (H24 – 7gg su 7)
Non potrei sopportare tutto questo senza:
• LA Matita con le mine della Steadtler (mine 2B) e le 3 matite dei colori primari.
• CAMMINARE e sentire il mio respiro
• FOTOGRAFARE “cose” che nessuno nota
• DISEGNARE un mandala con foglie, bacche e sassi e mettere i piedi nelle pozzanghere
• RIDERE da sola (a volte anche cantare e ballare da sola)
• Usare il cellulare ovunque per prendere appunti (che le idee sono effimere come i sogni)
• GIOCARE seriamente col cibo prima di mangiarlo
•S Questo è il mio logo e questa è la mia “immagine professionale” :
•S …un logo che si può digitare anche attraverso la tastiera
Il mio logo nasce da un disegno a matita (non potrebbe essere altrimenti) e da un’accurata riflessione su me stessa.
INGREDIENTI: mille•mila disegni a matita, il tao, il simbolo dell’infinito, le mie iniziali, la proporzione aurea, colorante Pantone® 5645
Livello di difficoltà: medio. I due passaggi più difficili del procedimento: 1• Inserire molti significati in una forma estremamente semplice 2• Far otticamente convivere l’asimmetria con l’equilibrio
Disegni e riflessioni
PREPARAZIONE: scegliere la •S migliore tra le mille•mila disegnate, prendere molti cerchi di varie misure e ricostruire la forma. Verificare gli spessori e, quando arriva ad essere ben equilibrato, spolverare con una sfumatura per dare profondità.
(Ri)costruzione geometrica del logoCodifico i colori e scelgo di un font semplice, lineare ed elegante.
Brand identity
Nella mia brand identity non può mancare un riferimento forte alla Natura.
Nel mio biglietto da visita c’è un seme
Ho voluto personalizzare i miei biglietti da visita inserendo in ciascuno un semino. Il seme rappresenta la vita, sia essa delle idee o dell’azienda. Bisogna seminare nel terreno adatto e prendersi cura del seme perché questo metta radici e poi cresca diventando pianta. Bisogna poi continuare a curare la pianta con dovute attenzioni per avere buoni frutti: acqua, fertilizzanti, potature, innesti, etc. La comunicazione può aiutare un’azienda nei vari momenti della sua crescita con cura e attività mirate.
Un semino in ciascun biglietto. A lui il compito di raccontare di me e della mia visione della comunicazione come strumento di crescita aziendale.
Scelgo una palette di colori prendendo ispirazione dalle cose che mi piaccionoMetto alla prova il logo giocandociLa scelta del colore…Il mio curriculum, costruito sulle proporzioni auree, mostra e racconta me con autenticità e senza dire bugie
Rispondi