Filetto crudo di ricciola, maionese, cetriolini, salsa di soia, limone e olio | detta così sembra un piatto normale e invece era sublime. Pur senza riconoscerle si sentivano lavorazioni accurate e sapienti, rispettose dei sapori autentici delle materie prime orchestrate con garbo e un pizzico di audacia.
Appoggiato di traverso sul piatto trasparente il filetto era gentile nella sua consistenza tenera, carnosa e opaca.
La maionese invece era di un giallo sbiadito ma denso e se ne stava, a forma di spumino, accanto al filetto | spavalda, nella sua grassa cremosità, con la punta all’insù.
Allegre e sbarazzine fette di cetriolo giocavano a fare da pois. La pacatezza del loro tono verde spento celava una certa irrequietezza | un certo brusio irriverente saliva dal piatto in coro con la salsa di soia e la buccia grattugiata del limone. Pungenti ma delicati, come giovani adolescenti.
Ogni ingrediente ha la propria indole ma la diversità pare arricchire e appagare nell’insieme. Massima stima per chi fa da mediatore tra caratteri così diversi | per chi racconta scene o intere storie attraverso il cibo.
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